I n v i s t a d e l l ‘ i m m i n e n t e uscita dello STUPEFACENTE *NumeroDue siamo lieti di rendere disponibile on-line l’edizione digitale del …mitiko *NumeroUno…….>* 😉
comunicati ed editoriali
In vista dell’imminente uscita del N. 0/1 di OnAir Visioni&Rivoluzioni, il nuovo trimestrale di
Rigenerazione Eco-Sintonica, prevista per la fine di Ottobre 2014, con presentazioni ufficiali in
programma a Palermo il 25 Ottobre 2014 presso il Teatro Garibaldi alla Kalsa e a Roma nel mese di Novembre 2014 (luogo in via di definizione), pubblichiamo il comunicato stampa della Redazione, che anticipa parte dei contenuti del Magazine al servizio della battaglia per la legalizzazione della Canapa/Cannabis:
Siamo in una nuova fase di risveglio e qualcosa in queste albe del 2014 ci ha riportato a frequenze mai “spente” di trasformazione profonda e radicale. Stavolta dietro le porte sprangate da scardinare, per quanto ci riguarda, c’è una millenaria amica dell’essere umano.
C’è da SPRIGIONARE una antica e benefica PIANTA, che è in grado di curare il corpo e la mente di chi ne fa buon uso, nella stessa maniera in cui è in grado di rigenerare e di disinquinare la terra dove cresce.
Il suo seme è il più straordinario elemento nutritivo che la nostra scienza nutraceutica riconosca e i suoi principi attivi essenziali, i Cannabinoidi, si sono rivelati essere degli straordinari agenti antitumorali, oltre a confermarsi come elementi decisivi rispetto al benessere neuro-biologico della Persona.
EPPURE in Italia LA MANIGLIA RESTA BLOCCATA, si stenta a uscire dal clima di oscurantismo
proibizionista che come una soffocante cappa culturale impone politiche informative medievali, tura le orecchie di un intera comunità rispetto a quelle che sono le acquisizioni scientifiche incontrovertibili sulle qualità e sulle enormi potenzialità della CANNABIS.
Una legge criminale e criminogena è stata abrogata per vizio procedurale di incostituzionalità, ma quello che ne è venuto dopo somiglia, ad oggi, più a un pasticcio di lasagne all’italiana che ad una reale svolta sul piano delle politiche sociali, sanitarie, giudiziarie e culturali.
Politiche ancora oggi nel nostro bel paese INCAPACI di andare decisamente nella direzione della STRATEGIA di RIDUZIONE del DANNO indicata dall’Unione Europea come PRIORITARIA.
Ed altrettanto incapaci, fatto di una gravità capitale in un momento di crisi come quello attuale, di SPRIGIONARE, ATTIVARE e LANCIARE la STRAORDINARIA ECONOMIA VERDE che può scaturire a tutti i livelli dall’ottimizzazione della coltivazione della Canapa/Cannabis.
Intendiamo riproporre con fermezza la fondamentale esigenza di transitare dal concetto di ECOSOSTENIBILE al concetto di ECO-SINTONICO.
Pensiamo che il NOSTRO PIANETA non abbia bisogno di altri carichi ritenuti “SOSTENIBILI”, ma necessiti di ARMONIA e chiede azioni e movimenti che siano sintonici con il Principio che lo anima, lo governa e lo attraversa con coerenza in ogni proprio aspetto in ogni istante di Vita.
Da ottobre con voi …per la Canapa/Cannabis, la pianta dai due nomi e dai 3000 usi, tutti buoni!
La Redazione di
COMUNICATO STAMPA
della Redazione di OnAir Magazine
In vista dell’imminente uscita del N. 0/1 di OnAir Visioni&Rivoluzioni, il nuovo trimestrale di
Rigenerazione Eco-Sintonica, prevista per la fine di Ottobre 2014, con presentazioni ufficiali in
programma a Palermo il 25 Ottobre 2014 presso il Teatro Garibaldi alla Kalsa e a Roma nel mese di Novembre 2014 (luogo in via di definizione), pubblichiamo il comunicato stampa della Redazione, che anticipa parte dei contenuti del Magazine al servizio della battaglia per la legalizzazione della Canapa/Cannabis:
Q u e s t o è u n m o m e n t o s t o r i c o.
E questo è sicuramente l’esercito che potrebbe piacerci!
Arriva la marijuana di Stato: sarà prodotta dall’Esercito
Via libera alla coltivazione della cannabis per uso terapeutico La scelta è caduta sullo stabilimento chimico militare di Firenze.
Le coltivazioni controllate dallo Stato consentiranno di controllare i prodotti e abbassare i prezzi dei medicinali
Lo Stato produrrà marijuana a uso terapeutico. Per un paradosso della storia, a produrla sarà l’esercito italiano: verrà coltivata dallo stabilimento chimico militare di Firenze. Le origini dell’istituto farmaceutico risalgono al 1853, quando a Torino fu istituito un deposito di Farmacia militare.
Oggi lo stabilimento fiorentino, nato con l’obiettivo di produrre medicamenti per il mondo militare, ha esteso la sua attività anche al settore civile. E ora produrrà i farmaci derivati dalla cannabis attualmente importati dall’estero a costi elevati. Il via libera è stato dato dai ministri della Difesa e della Salute Roberta Pinotti e Beatrice Lorenzin, dopo varie polemiche e rallentamenti. La notizia verrà ufficializzata entro settembre.
Pinotti (Pd) aveva dato da tempo il suo ok. Lorenzin (Ncd) è stata più prudente, non solo per un approccio culturale diverso: soprattutto perchè le questioni che il suo ministero deve affrontare sono diverse e molto delicate dal punto di vista tecnico. Era stato istituito un tavolo di lavoro dove la questione è stata esaminata anche con l’istituto farmaceutico militare. Adesso, spiegano al dicastero della Salute, sono in via di stesura i protocolli attuativi. A questo punto, non è escluso che entro il 2015 i farmaci cannabinoidi saranno già disponibili nelle farmacie italiane.
Eppure questa conclusione non sembrava così pacifica: si temeva da una parte della maggioranza che si aprissero le porte alla liberalizzazione delle droghe leggere. Ma chiarito che non è questo il caso, l’accordo è decollato. Il ministro Lorenzin ha sempre detto che «dal punto di vista farmacologico, non ci sono problemi all’uso terapeutico della cannabis: nessuno mette in dubbio gli effetti benefici, ma va trattato come un farmaco». Insomma, non si tratta di fumarsi una canna, ma di coltivazione e produzione controllata e monitorata da una struttura, addirittura militare.
Il ministro della Salute, che si definisce una persona «open mind» e non chiusa in preconcetti ideologici, come ha dimostrato pure sulla fecondazione eterologa, non accetta che su questa materia si agitino battaglie culturali con l’obiettivo di liberalizzare le droghe leggere. «La mia impressione è che in questo Paese non si riesca a parlare in temi in termini laici e asettici, senza ricominciare a parlare di liberalizzazione».
Diverso è il caso di agevolare l’uso della cannabis a uso terapeutico, in particolare il ricorso ai cosiddetti farmaci cannabinoidi per lenire il dolore nei pazienti oncologici o affetti da HIV e nel trattamento dei sintomi di patologie come sclerosi multipla, sla, glaucoma. Perchè questo è l’obiettivo che porta la svolta di affidare a una struttura militare la coltivazione della marijuana e la produzione dei farmaci derivati.
Molte diffidenze nei confronti del ministro Lorenzin erano venute da ambienti Radicali e anche del Pd. Era stato detto che la responsabile della Salute frenava, rallentava questa soluzione, che invece aveva visto la sua collega Pinotti subito d’accordo.
Il senatore Luigi Manconi del Pd è stato uno dei più critici: rimane ancora diffidente perchè vuole vedere se si andrà fino in fondo in questa scelta. Era stato lui a proporre una legge per consentire la coltivazione della cannabis da parte di soggetti autorizzati, come appunto lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. «In condizioni, quindi, di assoluta sicurezza, ma il ministro Lorenzin ha ritardato nel dare una risposta positiva a fronte di una dichiarazione di consenso da parte del ministro Pinotti».
Adesso la risposta positiva c’è stata e nei prossime settimane verrà dato l’annuncio ufficiale.
Chi in questi anni ha insistito per questa soluzione, come la radicale Rita Bernardni, ha fatto presente i costi altissimi e la difficoltà di reperire i farmaci cannabinoidi.
Infatti solo 60 persone in Italia hanno avuto accesso alla cannabis per uso terapeutico attraverso le Asl.
I n M a t e r i a d i D i r i t t o d i C a n n a b i s in Italia sembra proprio che l’incongruenza e l’assurdità di certe sentenze di appello e di primo grado dipendano dalla schizofrenia del più alto grado di giudizio:
LA CASSAZIONE
Riprendendo un interessante riflessione dell’AVVOCATO ZAINA, riportiamo due sentenze, la prima datata 8 Aprile 2014, n.33835, e la seconda esattamente due giorni dopo, n.16019, che affermano due principi opposti. Di questi due principi, crediamo non occorrano lauree per riconoscerne quello evidentemente scorretto, aberrante e, ce lo si lasci dire, “contro natura”!
IL PRIMO PRINCIPIO: in materia di coltivazione di Cannabis, deve escludersi la punibilità di tutte quelle condotte che che siano in concreto inoffensive e che non rappresentino, ne un danno sociale, ne un rischio di danno per alcuno.
IL SECONDO PRINCIPIO: costituisce condotta socialmente offensiva e quindi necessariamente da perseguire e punire qualsiasi attività non autorizzata di coltivazione di piante Cannabis.
La condotta è valutabile come inoffensiva, e quindi si può escludere la punibilità, solo ed esclusivamente quando il vegetale coltivato non possegga principio attivo (sic!)
Lasciamo a voi “l’arduo” compito di discernere il giusto dallo sbagliato, l’acqua dal vino, le ortiche dal gelsomino. E di porvi la semplice domanda: “se una pianta è letteralmente il proprio principio attivo, quand’è che una pianta può non avere principio attivo?”
La risposta alla prossima sentenza della Cassazione.
Noi di OnAir, “sogniamo” che sia una risposta sensata…
… s s h h h ! A b b a s s a r e l ’ a u d i o e s t e r n o , regolare gli spot, accendere la luce di attenzione.
Si va in onda: On Air.
Benvenuti a questa prima trasmissione, dai nostri studi, in libera modulazione di frequenza psichica. In questo spazio, che potrà essere di qualche minuto come di qualche giorno, secondo i vostri gusti e desideri, ci occuperemo di diffondere e di sostenere pensieri e idee ecologiche e di promuovere pratiche di difesa e miglioramento dell’ambiente naturale e umano, fisico e psichico. Tratteremo di sviluppo eco-sostenibile e di decrescite felici, di economia verde ma anche di educazione, di rete e di diritti. Basandoci sulla consapevolezza dell’infinito valore del potenziale umano, intendiamo contribuire alla diffusione di una cultura della dignità umana, e schierarci a difesa di ogni diritto negato, contro gli assolutismi, e contro i proibizionismi, contro le arroganze del Potere.
Pensiamo che sia fondamentale, oggi più che mai, non tenere la propria radio spenta, ma impegnarsi concretamente a trasmettere questi principi. Convinti del profondo e indissolubile vincolo esistente tra essere vivente e ambiente vitale, e di fronte all’evidente necessità di dover trasformare il nostro comportamento come specie umana, pensiamo che il modo migliore per uscire da ogni crisi, la via maestra per trasformare gli ostacoli in risorse e i veleni in medicine, sia l’antica via della rivoluzione interiore: lo sprigionamento del proprio potenziale umano.
Trasmettiamo quindi sulle onde della libertà di pensiero e di espressione creativa. Amanti della creatività in tutte le sue forme, difendiamo il diritto all’autodeterminazione di ogni essere umano e …nel nostro “programma” parleremo di Diritto e di Cannabis, ma anche di Antropologia e di Religione, di Politica e di Società, di Arte e di Giardinaggio, di Musica, di Filosofia, di Poesia e persino di Calcio…Ma, potete starne certi, lo faremo sempre, con lo spirito di non avere nessuna verità in tasca, ma sempre alla ricerca delle domande migliori, delle visioni più arricchenti. E sempre con il desiderio autentico di illuminare un po’ di più e un po’ meglio il cammino percorso, di lasciare l’etere, attraverso il quale trasmettiamo le nostre frequenze, sempre un po’ più pulito e un po’ più “fragrante” dopo ogni trasmissione.
Perché, si sà, l’etere, come l’ambiente, ti risponde. Sempre.
Buone rice-trasmissioni a tutti, e che la Buddità sia con tutti noi>* 😉
On Air >* 2014