Uflow >* “L’Ultimo di 0nAir & il Regno a Venire” – il Numero 8 – presto ne sapremo di più – >*
Vaporizzata l’estate in un clima da repubblica delle banane andate a male, liquefatta ogni reale possibilità che questo parlamento e questo governo dei draghi da circo potesse esprimere qualcosa di buono dal punto di vista dei Diritti Sociali e Civili, delle Politiche economiche, energetiche e persino sanitarie, e archiviata ancora una volta ogni residua possibilità di una riforma in tempi brevi del testo unico sugli stupefacenti e di una nuova legge sulla Cannabis, l’Italia si ritrova nel pieno del solito delirante e dissociato show pre-elettorale.
Questo è quello che abbiamo trovato quando siamo tornati in città.
Questa la giostra italiana in cui la psiche di ognuno di noi, che italiana/o si sente, è quotidianamente coinvolta. Oppressivamente coinvolta. Mentre il cambiamento e i Diritti delle persone rimangono fermi al palo. E’ il gioco del Potere che utilizza il “giogo psico-mediatico” per procurarsi il suo consenso. Da Destra a Sinistra, con pochissime eccezioni [vedi Potere al Popolo & UnionePopolare ].
La Destra che soffia sul fuoco del disorientamento generale, la sinistra (?) Pd e compagnia bella che la menano dura sul Voto Utile, o per meglio dire “meno inutile”, e sullo spettro della svolta autoritaria…
E in mezzo, non al centro ma un pò dappertutto, c’è la gente che è in perenne Dissonanza Cognitiva . Si, perché i conti non tornano. Non c’è congruenza tra quello che passa ogni sacrosanto giorno, ogni sacrosanta ora, in televisione, come nel mainstream della comunicazione politica, e… la vita della gente italiana. E’ diventato un ambiente terribilmente ristretto quello della politica italiana. Una Compagnia Teatrale dove sembra si reciti perennemente lo stesso copione. Con gli stessi ruoli e con la solita vecchia competizione tra i teatranti per chi strappi al pubblico l’applauso più grande.
E noi, io e 0nAir, dopo essere usciti dal Pozzo della Visione di Regime di questo momento della storia abbiamo iniziato a guardarci intorno, a guardare avanti.
Oltre il 25 Settembre del 2022, oltre il dopo 25 settembre e anche più in là….

Ed è uno scenario di tipo Ballardiano quello che si configura a portata di vista interiore [ vedi la Tetralogia di Cocaine Nights], con una dilagante sindrome da “Millennium People” che colpisce vari ceti della popolazione italiana [ “…tutti sognano la violenza, e quando tanta gente fa lo stesso sogno significa che sta per succedere qualcosa di terribile…” J.G. Ballard, Millennium People ], ed un vissuto del cittadino medio rispetto alla politica che ricorda fortemente quello espresso in “Regno a venire” (Kingdom Come, 2006):
« La politica è un caos e la democrazia è soltanto un servizio pubblico come il gas o la luce. Non c’è quasi nessuno che abbia un briciolo di senso civico. È il consumismo a darci la misura dei nostri valori. Il consumismo è sincero e ci insegna che ogni merce ha un codice a barre. Il grande sogno dell’Illuminismo, cioè che la ragione e l’egoismo razionale un giorno avrebbero trionfato, ha portato direttamente al consumismo dei nostri giorni» (J.G. Ballard, Regno a venire).
Questa è la storia che si rifiutano di raccontarci, il “racconto celato” di come la stessa politica che si candida a rigovernare l’Italia, ci ha condotto ad una disgregazione di valore politico e sociale, e dunque economico, e ad uno scollamento generale del sistema di rappresentanza mai raggiunti prima. E allora no, signori, noi non ci stiamo.
Voteremo Unione Popolare e cercheremo, io ed 0nAir, di dare forza e voce a chi si muove fuori dal “Regno Morto” dell’avvenire rubato ad intere generazioni prima ancora che venissero concepite. E , c’è di nuovo, in questa stagione di cicli che si compiono, che ci è tornata la voglia, a me e ad 0nAir, di stampare su Carta, rigorosamente non-patinata, tutto quello che abbiamo visto, che stiamo vedendo e che vedremo dopo il dopo del 25 Corrente Mese.
Lo faremo nella solita maniera, in 80 pagine formato 16,50 x 23,50.
Ma c’è qualcosa di profondamente insolito i questa futura edizione del Numero 8 di 0nAir : che sarà l’ultimo stampato su carta.
Il Ciclo sta per compiersi. E sentiamo in maniera nitida e scontornata quanto sia giusto così.
Siamo partiti, io, 0nAir e un pugno di complici nel 2012/2013, all’indomani dell’abrogazione della Vergognosa Fini-Giovanardi [stretta repressiva sulla già pre-moderna 309 del 90 ! ] con il Numero 0/Zero [ stampato in Mille Copie e, ormai “introvabile” ( ma Noi lo conserviamo in archivio!) e poi con il “Numero 1”.
Ed oggi siamo alla vigilia del Regno a Venire, alla vigilia della chiusura di un decennio che ne ha viste di tutti i colori.
Ma non è ancora il tempo dei bilanci e dei ri-attraversamenti spazio-temporali. Quelli li troverete nell’8 , l’Ultimo di 0nAir >* E insieme troverete Altro….:
“Non vi anticipiamo tutto, ma sappiate che…si parlerà di Felicità, si parlerà di Diritti e di Diritto alla Felicità.
E poi si tratterà di Cannabis e scopriremo il Progetto U.F.O. [ United Flowers of 0nAir ] altrimenti detto Uflow >*
E ci saranno tutti i fiori di Cannabis ( ad Alto Contenuto di THC ) più fragranti e “speciali ” del Pianeta.
Di questo Pianeta “speciale” che è quello che abitiamo, che è fatto per 7/10 d’Acqua e che chiamiamo Terra, e di quell’altro Pianeta “speciale” che è quello da cui scriviamo e che chiamiamo 0nAir e che si appresta a compiere, ancora una volta, la propria inarrestabile ri-voluzione”.
Quanto a Voi, rimanete Attenti e Consapevoli a quel che vi accade dentro e intorno, tenetevi da conto e osservate i segnali e guardate in alto e , non dimenticate: Uflow >*
A presto,
0nAir Numero 8 & Esseì from 0nAir Planet

Cannabis Terapeutica : Zero Killed, si può fare >* [ Era un Venerdì di inizio estate…]
Il telefono squilla intorno alle 11:45, è Venerdì. E’ il 24 Giugno del 22° Anno del III Millennio dopo Cristo. Fà caldo a Palermo, ed io ho dormito poco e male a causa della discopatia in L5/S1 con i suoi annessi e connessi.
Sul display compare il nome del chiamante, contemporaneamente Siri lo ripete a volume medio-alto ( come il mio dolore da lombo-sciatalgia) : ” Farmacia Galenica – Farmacia Galenica……”!
Il pollice corre a pigiare lo schermo : ” Pronto…”
“Pronto, buongiorno è la Farmacia Galenica, volevamo dirle che la sua Preparazione è pronta. L’ASP ha dato il nulla osta al suo Piano Terapeutico e quindi può venire a ritirare dopo le 17,00“.
“Va bene- rispondo [ mentre il mio nervo spinale inizia ad esultare e a provare gratitudine ] – ci vediamo alle 17,00. GRAZIE“.
Ecco- penso- questo è il momento. E’ il momento in cui i Diritti riconosciuti sulla carta di Leggi, Decreti, Linee Guida si tramutano in realtà. E’ uno di quei momenti in cui ciò che è stato pubblicato sulle pagine della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana si manifesta, realizzando realtà nella vita di “un cittadino”.
Ma – nello stesso momento [ in sintonia con il mio nervo S1] – sento un enorme “GRAZIE” nascermi dentro. Perché mi rendo conto, io e ogni cellula del mio corpo, che dietro e a monte del momento di “realizzazione di Diritto di Cannabis” che io sto vivendo, c’è la vita di tutti quelli che hanno lottato ogni giorno della propria vita per questo Diritto; Quelli che lo hanno fatto nell’ombra, quelli che, spinti dalla verità del proprio corpo, lo hanno fatto in maniera eclatante, appassionata e irriducibile, e che non si sono arresi “mai”.
E… a tutti quelli che, persone, associazioni, pazienti, medici, sanitari, farmacisti, impiegati ASP, assessori e assessorati, INDIPENDENTEMENTE dal loro specifico interesse continuano a dedicare tempo ed energie alla piena attuazione di questo Diritto e che, nonostante le assurdità, i paradossi, le insufficienze e i limiti del Sistema Sanitario in cui operano, cercano ogni giorno di fare il proprio lavoro “nella maniera migliore possibile” : Grazie, continuate così, non siete soli!

Ma, oltre che esprimere gratitudine;), sento che è giusto mettere questa mia personale esperienza, insieme a quella ben più vasta di 0nAir Magazine, a disposizione di chiunque necessiti di informazioni, chiarimenti, indicazioni e riferimenti circa le Leggi e Decreti che regolano, in Italia e in Sicilia, la prescrivibilità e l’erogabilità della Cannabis Terapeutica a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Potete scrivere già da adesso a : info@onairmagazine.it e comunque vi aggiornerò non appena ci sarà una mail dedicata.
Vi chiedo chiaramente di essere “pazienti”, considerando che l’iniziativa è gratuita, non necessita di alcuna iscrizione e affidata al tempo e all’energia del sottoscritto e di chi vorrà impegnarsi in prima persona.
Inoltre pubblicheremo a breve su www.onairmagazine.it : “STORIA DI UN PIANO TERAPEUTICO“. Uno Speciale dedicato al Percorso, step by step, di Cura con i Cannabinoidi a carico dello Stato. Dove, partendo da esperienze reali, verranno messe a fuoco tutte le criticità, le difficoltà, i passaggi e i meccanismi del sistema che attualmente regola i Piani Terapeutici a base di Cannabis terapeutica.
A presto quindi ,
e ricordate : Zero Killed, si può fare. O se volete : “0K, we Can…nabis>*
Esseì from Therapeutic [0nAir] Plan >*

OLTRE I VAGHI ED AMBIVALENTI ESITI, PER NULLA TECNICI, DEL TAVOLO MINISTERIALE SULLA CANNABIS TERAPEUTICA.
Abbiamo aspettato con trepida pazienza una qualche forma di chiarezza sugli esiti dell’incontro del 25/05/2022 al Ministero della Salute tra alcune associazioni di Pazienti e il Sottosegretario Andrea Costa per il Tavolo Tecnico sulla Cannabis Terapeutica. Tavolo a cui invitati dall’Associazione CCS avevamo presentato alcune evidenti criticità italiane sulla Cannabis Terapeutica, che di seguito riportiamo per completezza di ragionamento:
Raccomandata via 0nAir con Ricevuta di Ritorno e Diffida Morale a Futura Memoria : sta arrivando >*


esseì x il Diritto di Cura >*
RACCOMANDATA A.R. CON DIFFIDA MORALE A FUTURA MEMORIA ALL’ ASSESSORE DELLA SALUTE DELLA REGIONE SICILIANA
Nelle scorse settimane, nel contesto della situazione critica, per non dire disastrosa, della Cannabis Terapeutica in Sicilia, ho avuto, come Paziente e come responsabile dell’attività di 0nAir Magazine, l’esigenza di ricercare e realizzare un canale di comunicazione il più possibile diretto e senza mediazioni gerarchiche, burocratiche o politiche, con le Istituzioni competenti, e nella fattispecie con l’Assessorato della Salute della Regione Siciliana e con l’Assessore Ruggero Razza. Un canale attraverso cui riportare i dati di realtà che emergono da una moltitudine di esperienze di cittadini siciliani in cura con la Cannabis
Ho così condiviso il Testo di Questa Raccomandata con Ricevuta di Ritorno con i ragazzi di Cannabis Cura Sicilia, una delle maggiori Associazioni di Pazienti della nostra regione, che intende costituire un modo per porre all’attenzione del diretto interessato (l’assessore), le questioni urgenti che riguardano l’ambito del Decreto Regionale sui Farmaci Cannabinoidi che porta la sua firma e alcuni punti sui quali l’Assessore potrebbe agire immediatamente.
Vi Chiediamo, se vi riconoscete nei contenuti di questa comunicazione, che è anche una Diffida Morale a Futura Memoria, di condividerne il contenuto, di scaricarla , stamparla e inviarla all’Assessore nelle forme che preferite.
La nostra Raccomandata d’0nAir partirà domani, 25/05/2022, che è anche il giorno in cui si terrà a Roma il Tavolo Tecnico Ministeriale sulla Cannabis Terapeutica >>*
RACCOMANDATA ESPRESSA CON RICEVUTA DI RITORNO ALL’ASSESSORE RUGGERO RAZZA
ASSESSORATO DELLA SALUTE REGIONE SICILIANA
Gentile Assessore,
Questa Raccomandata A/R le arriva da parte di tanti cittadini siciliani attualmente in cura con la Cannabis e con farmaci a base di Cannabis e da alcune Associazioni che li rappresentano.
Ci rivolgiamo a Lei in quanto Responsabile Istituzionale del Sistema Sanitario Regionale siciliano e firmatario del D.A. n.18 del 17-01-2020 sulle Preparazioni Magistrali a base di Cannabis per uso terapeutico / e Linee di Indirizzo di utilizzo e rimborsabilità a carico del S.S.R. in Regione Sicilia.
Le segnaliamo con questa nostra comunicazione che le disposizioni contenute nel Decreto da Lei emanato nel Gennaio del 2020 rimangono ad oggi largamente disattese, rischiando ogni giorno di più di tramutarsi in “lettera morta”.
Nello specifico, sulla base di molteplici esperienze dirette (anche documentabili),
denunciamo quanto segue :
1) La lentezza con cui dalle ASP del suo Assessorato vengono gestite le pratiche inerenti i Piani Terapeutici a carico del S.S.R. a base di Cannabinoidi, e quindi i “nulla osta” alle Farmacie Private Convenzionate per le preparazioni richieste con “ricetta rossa”, ha raggiunto livelli tali da essere pregiudizievole per l’efficacia terapeutica degli stessi, arrecando in alcuni casi danni e disagi, anche gravi, ai pazienti in cura;
2) Le Farmacie Ospedaliere scontano una cronica carenza di disponibilità di Cannabis a causa della mancanza di un Piano Regionale per i Farmaci Cannabinoidi con un adeguato piano di approvvigionamento in relazione a fondate previsioni di bisogno che evidentemente Lei non ha avuto cura di predisporre e implementare per tempo;
3) Le Convenzioni con le Farmacie Private sono ancora troppo limitate e mancano di Linee Guida di Concertazione tra ASP e Farmacie Convenzionate per ottimizzare il servizio di erogazione e ridurre al minimo arbitrii, ostacoli burocratici, difformità di trattamento e, in ultima analisi, disagi aggiuntivi per il paziente;
4) A due anni dall’entrata in vigore del “Suo” Decreto permane una diffusa ignoranza di Medici ed Operatori del Servizio Sanitario Regionale sulle nuove evidenze scientifiche sul Ruolo dei Cannabinoidi in Medicina Umana. Le Stesse Evidenze Mediche, peraltro, su cui è legittimamente fondato il “Suo” Decreto. E per questo appare ancora più grottesco e grave quando a manifestare tale impreparazione siano proprio, in alcuni casi, operatori di quelle Unità Ospedaliere del Servizio Regionale siciliano che, sempre per Suo Decreto, e in termini di Legge, sono responsabili della predisposizione dei Piani Terapeutici e della Cura dei Pazienti con la Medicina Cannabinoide;
5) L’ Elenco delle Patologie per cui il Suo Decreto [il cui riferimento scientifico è il criterio di Evidence Based Medicine aggiornato al 2015 ], riconosce l’utilizzo di preparazioni a base di Cannabis a carico del S.S.R., appare oggi troppo ristretto e, proprio secondo lo stesso principio di riferimento scientifico internazionale dell’ Evidence Based Medicine, andrebbe aggiornato e integrato alla luce di tutta quella mole di studi clinici ed osservazionali prodotti dal 2015 ad oggi, che indicano l’evidenza dell’efficacia terapeutica della Cannabis, per esempio, nel trattamento dell’ipertensione intraoculare nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali (effetto ipotensivo), o nella Riduzione dei movimenti involontari nella Sindrome di Gilles de la Tourette, e che in altre regioni, come il Piemonte, il Veneto, Abruzzo, Basilicata, Campania, Lombardia, Trentino, Marche, Puglia, sono stati ampiamente recepiti.
Veda Assessore, sappiamo bene che il suo compito non è facile, sappiamo che il suo mandato volge al termine, e che in un futuro non lontano magari non ricoprirà più il ruolo che oggi ricopre e le politiche sanitarie sulla Cannabis Terapeutica non saranno più un problema suo. Ma a noi rimarrà il danno o il beneficio generato dal suo agire di oggi. Gli effetti di quello che Lei oggi potrebbe fare e non sta facendo. E lo ricorderemo per sempre perché si rifletterà sempre sul rapporto che abbiamo quotidianamente con il nostro corpo e con le sue sofferenze.
Sappiamo che a livello nazionale la possibilità che si arrivi a varare una nuova Legge sulla Cannabis sono molto ridotte. Viviamo in un Paese pronto a fare la guerra, ma incapace di adeguare per il bene della comunità le proprie politiche sociali e sanitarie. E sappiamo che anche le Sue promesse circa l’avvio di progetti (anche sperimentali) per la produzione di Cannabis Terapeutica in Sicilia, sono destinate a rimanere appunto tali: belle promesse.
Perché noi siciliani siamo sempre stati promotori di innovazione ma è da tempo che i nostri rappresentanti politici non ci provano nemmeno.
E, nonostante abbiamo guardato con interesse al recente Bando dell’Assessorato all’Agricoltura della nostra regione per una Consultazione Preliminare di Mercato per l’Avvio di un Progetto innovativo per la Fornitura di Cannabis Terapeutica, sappiamo che difficilmente nei mesi a venire sarà possibile, guardando alle priorità politiche dell’esecutivo regionale di cui Lei fa parte, aspettarsi azioni che possano migliorare concretamente e sensibilmente la condizione di disagio che viviamo, ogni giorno, come pazienti di Cannabis.
Ma sappiamo anche benissimo che quello che oggi le chiediamo, in onore e dignità di coerenza, rientra ampiamente nelle Sue immediate possibilità operative ed è ciò che abbiamo inteso essere tra le Sue priorità di servizio. Ed è qualcosa che Lei può fare subito, nell’immediato, alleviando almeno in piccola parte, il disagio e la sofferenza che subiscono tanti siciliani.
Nell’ordine e nello specifico le chiediamo quindi quanto segue:
a) Alzi il telefono Assessore, e chiami i suoi Dirigenti!
Metta mano alla penna e si dia cura di predisporre adeguate Circolari di Servizio!
Attenzioni gli impiegati sul problema.
Faccia loro presente che ogni ritardo, ogni lungaggine burocratica aggiunta, ogni tempo morto nel flusso di lavoro relativo ad un Piano Terapeutico ed ai relativi nullaosta, equivalgono a sofferenze aggiuntive a carico di persone che vivono l’incertezza del Diritto alla Cura, che invece andrebbe sempre rispettato, indipendentemente dai limiti del sistema.
b) Si impegni con la stessa determinazione e con le opportune iniziative affinché gli operatori delle Unità Ospedaliere del Servizio Regionale siciliano vengano adeguatamente formati sui Farmaci Cannabinoidi e sulla Medicina del Sistema Endo-Cannabinoide, visto che gli stessi, per Suo Decreto, sono responsabili della predisposizione dei Piani Terapeutici.
c) In ultimo, consapevoli che il suo mandato volge al termine e che il tempo stringe, le chiediamo di convocare urgentemente un tavolo tecnico per adeguare il suo Decreto sulla Cannabis, estendendo l’ambito di utilizzo delle preparazioni a carico del S.S.R alle patologie che attualmente rimangono fuori dalla rimborsabilità (vedi punto 5) in piena discrasia rispetto ad altre regioni e di estendere agli specialisti delle relative Unità Ospedaliere siciliane la possibilità di prescrizione di Piani Terapeutici con preparati a base di Cannabis.
Consideri questa nostra Raccomandata una vera e propria Diffida Morale a Futura Memoria. Inoltrata da noi primi sottoscrittori a Suo indirizzo e rafforzata da tutti i cittadini siciliani che vorranno sottoscriverla anche dopo che le sarà stata recapitata e dopo che il suo contenuto verrà pubblicamente condiviso. Una Diffida Permanente ad agire con coerenza e tempestività nella tutela dei Diritti dei pazienti siciliani.
Perché fra qualche mese forse lei non sarà più Assessore alla Salute, ma c’è ancora tempo di dare valore a ciò che è stato fatto, di dare un senso a questo Decreto del 2020 che, in fondo, è anche un po’ nostro, frutto dell’impegno e del coraggio di alcuni e della forza di molti.
DI chi ostinatamente ne faceva uso terapeutico anche quando il mondo urlava che era solo droga. Un Decreto che, come una buona pianta Cannabis, potrà generare frutti, o meglio “fiori” anche quando Lei non sarà più Assessore e che sicuramente sarà la base da cui ripartire per ottenere un Diritto che oggi mentre le scriviamo è ancora sostanzialmente negato.
In Attesa di Risposta e di Riscontro Le auguriamo Buona Giornata Assessore e…Buon Lavoro.
Seguono Firme>
Penso che l’unione sia forza, ma che ognuno dovrebbe avere il Diritto, il Dovere e il Piacere di esporre le Ragioni del proprio Diritto in prima persona >*
esseì , postino d’0nAir >*

2022-Odissea nel Diritto: / Sulla Prescrivibilità della Cannabis Terapeutica in Italia tra dissonanze Cognitive, Distopie Sanitarie e Discronie Costituzionali –
E’ cosi: da una parte ci sono le Leggi (che una volta erano persino all’avanguardia), ci sono decenni di evidenze scientifiche, di studi clinici e osservazionali, c’è la conoscenza neurobiologica che, a partire dal sistema endocannabinoide e dal ruolo della Cannabis ha generato nuove prospettive in medicina umana e veterinaria che in altri paesi vengono da tempo praticate.

Dall’altra c’è quel campo di realtà che ancora oggi in Italia, e specialmente in Sicilia, segna l’ambito della Medicina del Sistema Endocannabinoide e soprattutto le procedure di prescrivibilità delle preparazioni a base di Cannabis.
E’ un campo di realtà, lo sanno bene i tanti pazienti cannabici e chiunque sia un minimo attento alla problematica, attraversato dallo STIGMA della DROGA e dall’introiezione, anche inconsapevole, degli ASSUNTI di BASE dell’ideologia proibizionista. Ed un ambito caratterizzato da profonde differenze tra Regione e Regione, nonostante la presenza di una Legge nazionale.
Quasi un secolo di oscurantismo in medicina, sulla ricerca dei meccanismi di azione della cannabis e sulle funzioni neuro-biogiche dei cannabinoidi, ha prodotto in effetti delle conseguenze che arrivano ogni giorno sino a noi, generando bolle di realtà in cui è difficile ritrovare quell’evoluzione scientifica e medica che d’altra parte, si è compiuta.
Persino nelle U.U. O.O. del nostro grande e variegato Sistema Sanitario Nazionale, le stesse che potrebbero e dovrebbero prescriverla nel Trattamento del Dolore e di tutti quei disturbi e patologie per cui la Legge (quella che in teoria c’è) ne prevede l’impiego, può capitare ( e chi scrive, scrive per esperienza personale) di respirare un clima da “ospedale militare” del secolo scorso
Un clima da “istituzione totale”, come totalitarista è l’ideologia proibizionista che la attraversa. Dove il rigido rispetto che si deve al “protocollo” ed alla “procedura” viene per definizione prima al rispetto dovuto alla persona ed alla cura della stessa.
E qui veniamo alla Dissonanza Cognitiva: si prova effettivamente una strana sensazione, come un blocco del pensiero che si paralizza di fronte ad una forza sovrastante, nel vedere la Cannabis Farmaceutica trattata quasi come fosse una sostanza letale o radioattiva(?) !
Proprio da chi dovrebbe conoscerne natura biologica – molecolare, principi attivi e meccanismi di azione a livello neuro-cellulare.
E fa ancora più impressione se, magari, da anni ci si cura con le infiorescenze di quest’erba e , magari, nel corso di questi anni ci si è tenuti aggiornati sul tema. Si diventa Pazienti Scomodi e il clima Distopico può arrivare a quel punto a farti sentire in una caserma invece che in un unità ospedaliera di Terapia del Dolore. L’esperienza del Paziente non conta niente, e così l’esperienza che il paziente ha del proprio corpo e della propria sofferenza. Anzi su di lui incombe il pregiudizio dell’inattendibilità e della colpevolezza: il reato che segretamente gli viene ascritto è quello di desiderare una terapia a cui non ha diritto sino a prova contraria di assoluta necessità, con tanto di certificazioni e marche da bollo , o costosi passaggi da Specialisti in Carriera con tanto di Studio Griffato.
Poco importa se quella terapia tanto desiderata è priva di effetti collaterali e ricca di effetti neuro-rigenerativi e protettivi. Il pregiudizio di colpevolezza sul Paziente che desidera curarsi con la Cannabis è ancora troppo diffuso nel nostro sistema sanitario e sociale : se ambisci ad un Piano Terapeutico a carico del Sistema Sanitario, potenzialmente sei colpevole di richiederlo senza averne diritto. Peggio del Reddito di Cittadinanza.
La quantità di burocrazia, regalo del Decreto Lorenzin, prevarica qualsiasi reale libertà di scelta della migliore opzione terapeutica, rendendo “quasi” impraticabile quel Diritto alla Cura che in teoria la Legge riconosce. Mentre per assurdo a questi criteri restrittivi sulla Cannabis Terapeutica si accoppia una leggerezza nella prescrizione varie categorie di farmaci i cui principi attivi hanno innumerevoli effetti collaterali alcuni dei quali letali. Sulla strada per un Piano Terapeutico con la Cannabis troverete infatti innumerevoli prescrizioni preliminari di OPPIOIDI, ANTINFIAMMATORI NON STEROIDEI, ANTIDEPRESSIVI, ANESTETICI, CORTISONICI, ANTICONVULSIVANTI.
Medicinali che per quanto soggetti in alcuni casi ad una stringente legislazione, e per quanto contenenti Principi Attivi tristemente noti per gli effetti collaterali
e per la dipendenza che possono creare, vengono dispensati al “colpevole” paziente fino ad avere l’eventuale prova inconfutabile dell’assoluta necessità della Cannabis e della mancanza di una valida alternativa terapeutica.
Funziona così. E se superi tutte queste prove, se dimostri inconfutabilmente la tua “innocenza” , carte alla mano ed effetti collaterali sulla pelle, allora ci riuscirai.
Avrai la tua Terapia, il tuo Piano Terapeutico e per qualche mese, disponibilità di prodotto permettendo, dovresti stare tranquillo, come una specie di ritorno all’equilibrio, un temporaneo ritorno al proprio tempo ed alla propria casa. Perché ci si sente fuori dal tempo e senza tetto quando manca la cura che il nostro corpo riconosce come efficace.
Ma non c’è da illudersi, l’odissea non sarà finita. Nemmeno allora. Ci sarà ancora da attraversare quel mare che ci separa dalla sponda del Diritto dal quale la Cannabis, tutta senza distinzioni, è stata separata nel 1990 con la Legge 309.
Ci sarà da raggiungere l’obiettivo di una Nuova Legge sulla Cannabis, che metta insieme il Diritto Universale di Autocoltivazione con il Diritto alla Cura dei pazienti. Ci sarà da investire milioni nell’economia liberata di questa pianta invece che sperperare risorse in deliranti Lotte alla Droga. Perché la Cannabis è la prima e più potente arma contro il mercato criminale delle droghe e contro l’uso di sostanze stupefacenti letali. Basterebbe legalizzarla. Ci sarà da ricucire le ragioni spezzate della Canapa Industriale e di quella con il THC. Ci sarà da dare la possibilità alle associazioni di consumatori di cannabis di potersi organizzare in forme di coltivazioni collettive. Ci sarà da fare questo e molto altro prima di potere approdare su un terreno sicuro e nuovo per il Diritto di Cannabis in Italia. E, solo allora, forse, potremo sentire, noi che amiamo questa pianta, di tornare ognuno nella propria liberata isola di benessere, come in un grande arcipelago dove il tempo può tornare a scorrere senza blocchi e oppressioni. Come ITACA liberata dai Proci.
Esseì dall’Isola che non c’era >*